Koi's Place

Born of a Blood Seeker, [in corso]

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Kohei Asakura
view post Posted on 24/8/2009, 15:25




Spero questo racconto in più parti vi piaccia (o almeno non vi causi violenti spasmi allo stomaco). Credo lo "pubblicherò" qui a puntate, perciò stay tuned :vampire:



SPOILER (click to view)

Nome Capitolo

CODICE
<p align="center"><b>[font=Geneva][size=14]Nome Capitolo[/size][/font]</b></p>



Intro


<<il mio cuore non batte da un po' di tempo oramai>>
Disse con voce tranquilla Il Narratore
<<vediamo... Da dove potrei iniziare? Ma sì... dal principio.
Direi che è senz'altro la scelta migliore per iniziare un racconto.>>



Edited by Kohei Asakura - 26/8/2009, 11:24
 
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Kohei Asakura
view post Posted on 24/8/2009, 17:20




Capitolo I - Inizio


C'era una volta... Be', a dire il vero, era esattamente il 1789... C'era un giovane ragazzo di circa 15 anni che si trovava a dover sbrigare un'importante commissione durante la notte.
La commissione in questione, portò ragazzo in una vicina campagna, nella quale viveva una signora da sola; era una donna molto distinta e di buone maniere a quanto veniva detto nel villaggio del giovane. Girava anche voce che lei fosse l'appartenente ad un'antica famiglia di nobili decaduti da circa un secolo o poco più. La donna, vedova ormai da tempo, viveva da sola in quell'enorme villa che fu eretta in quel terreno su commissione di qualche suo avo facoltoso.
Il ragazzo imboccò quindi il viale che introduceva nella proprietà, in modo da recapitare il pacco che gli era stato affidato e tornarsene a casa. Il contenuto di quel pacco era sconosciuto, ma a giudicare dai rumori che provenivano dall'interno ogni volta che esso veniva scosso, non si trattava di altro se non un qualche contenitore di vetro, riempito con un qualche liquido di natura abbastanza denso da far capire che non si trattasse esattamente di acqua.
Sulla carta marrone che ricopriva la confezione, vi era un timbro; un timbro impresso sulla cera rosso rubino ed il disegno su di esso recava le iniziali di quello che doveva essere uno studio medico mai sentito dal ragazzo...
Non conoscendo la tipologia dello studio o dei medici che vi lavorassero, il ragazzo si chiedeva quale medicinale fosse contenuto all'interno di quel pacco, ed il perché, mentre quella mattina si stava recando a scuola, fu fermato da quel signore che per lavoretto gli offrì abbastanza denaro da equiparare lo stipendio di due mesi di lavoro del padre; ed il tutto solo per portare un pacco ad una signora... Qualcosa che ha dell'incredibile, no?
Certo... l'ora in cui era stato chiesto di svolgere la commissione non era proprio la più comune per quel tipo di impegno: l'ora delle streghe e degli spettri...
Mezzanotte.
Il giovane stava ancora percorrendo la strada buia che lo portava all'ingresso principale dell'abitazione; i suoi passi, illuminati solo dal pallido bagliore della mezza luna ormai alta nel cielo notturno e freddo, apparivano incerti ed insicuri.
 
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Kohei Asakura
view post Posted on 24/8/2009, 23:57




Capitolo II - Brezza


Il sentiero finì con un largo spiazzo rotondo sulla cui circonferenza giaceva la stradina che portava all'ingresso (dalla parte opposta del cerchio), questa volta però pavimentata da grosse pietre piatte dalle forme tondeggianti ma irregolari.
Attorno a lui le fronde degli alberi danzavano sulle musiche del vento, accompagnato dall'infrangersi dell'acqua della fontana posta al centro dello spiazzo, circondata da un'aiuola di fiori bianchi, gialli e rossi.
Il ragazzo scelse la via di sinistra e si diresse verso il portone, salì le poche scale che lo distanziavano da esso e per qualche attimo ne fu rapito: le ante d'ebano erano più scure dell'ossidiana ma più lucide del vetro stesso.
A circa un metro e mezzo dal pavimento in pietra, vi era un battente per ognuna delle due porte; la cosa particolare era che, nonostante fossero in coppia, l'uno fosse diverso dall'altro; a sinistra vi era il volto di un uomo, un nobile dall'aspetto, con un monocolo ed un sorriso che per qualche motivo sembrava tutto fuorché umano, a destra invece la testa raffigurata era quella d'un lupo, a differenza del volto umano, questa era stata fatta in maniera molto più rozza, specie se paragonata alla quasi reale caratterizzazione del volto umano.
Dopo aver preso coraggio, afferrò il battente a forma di lupo, alzò l'anello tra le sue zanne e lo riabbassò facendolo sbattere sul metallo e facendo rimbombare quel suono all'interno della casa.
 
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Kohei Asakura
view post Posted on 26/8/2009, 10:22




Capitolo III - Inaspettato


L'eco riverberò per tutto l'ingresso, dando un che di spettrale a quella magione; sembrava quasi fosse abbandonata per quanto era silenziosa, ma le luci opache e tenui provavano il contrario. Dopo il bussare del ragazzo, per lunghissimi momenti né la casa né il giardino emisero suoni all'infuori del vento sulle foglie. Furono passati quasi cinque minuti, quando un rumore di passi veloci nacque al di là delle porte facendosi via via sempre più intenso. All'apice dell'intensità, la frequenza del suono calò fino a fermarsi e un lento scricchiolio accompagnò un'altrettanto lenta apertura delle porte.
Oltre la porta, iniziò ad intravedersi una figura slanciata e dalla pelle pallida come la luna di quella notte; oltre ad alcuni fiumi verdi-blu che attraversavano quella distesa di neve, nient'altro la rovinava.
Le porte finalmente si schiusero completamente, rivelando anche il resto del corpo di chi gli aveva aperto: era una ragazza, forse una domestica a giudicare dall'uniforme nera con un piccolo grembiule legato alla vita, di circa 19 anni (o per lo meno erano quelli che dimostrava agli occhi del ragazzo) e sul suo viso fece capolino un dolce sorriso, aprendosi poi per dar spazio alle parole.
<<buona sera Signorino.
Quale motivo l'ha condotta in questo luogo a quest'ora della notte?>>
 
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Kohei Asakura
view post Posted on 1/9/2009, 23:19




Capitolo IV – Entrata


La nivea pelle della domestica, pareva ancora più bianca grazie alla scura uniforme ed ai suoi capelli corvini, lisci come la superficie di un lago che non conosce vento e lunghi all'incirca sino alle scapole. Le sue soffici e sottili labbra, piegate in un dolce sorriso, si schiusero per accogliere il ragazzo e domandargli il motivo della sua visita.
Frastornato dal fascino della giovane, tentò una prima volta di risponderle ma dalla sua bocca aperta non scaturì alcun suono; dopo una vampata di rossore che decise di manifestarsi sul suo volto, il ragazzo tentò una seconda volta, con esito migliore rispetto al precedente, riuscendo a dire:
<<ehm... ehh... ehm... S-Salve...
Io sono questo pacco e mi hanno detto di consegnare Kai>>
La ragazza faticò a trattenere l'espressione divertita, riuscendo in fine a mascherarla fingendo un lieve colpo di tosse. Appena il ragazzo si rese conto di quel che aveva fatto nascere quella reazione, si corresse immediatamente:
<<ehm... cioè volevo dire...
Il mio nome è Kai e sono venuto a consegnare questo pacco.
Scusi per poco fa>>
<<ecco... Infatti non mi ricordavo che la padrona avesse ordinato un...
Avete detto di chiamarvi Kai, vero?>>
Commentò la ragazza con tono scherzoso, tentando di diminuire il nervosismo del ragazzo che era stato incaricato della consegna.
<<prego, entra pure.
La padrona arriverà subito.>>
<<ma veramente mi hanno solo detto di portare questo pacco...
Non serve che la vostra padrona si disturbi per un semplice fattorino...>>
<<nessun disturbo. E poi a quest'ora della notte è pericoloso starsene in giro.
Vieni dentro, ti porto qualcosa di caldo.>>
Per non arrecare offesa, il ragazzo si lasciò convincere ad entrare nel maniero ed accettare la generosità dimostrata dalla domestica (naturalmente istruita in tal senso dalla padrona di casa).
SPOILER (click to view)
Miei cari (pochi) lettori (sono forse ottimista nel credervi almeno in due) mi sono appena accorto che per qualche motivo l'inizio di ogni dialogo è con lettere minuscole >.<
Mi si prospettano due opzioni:
-modificare il testo riformattandolo allo stesso tempo
-lasciare così com'è
Credo opterò per la seconda opzione, seguita dalla prima nonappena ne avrò il tempo/voglia.
Il "problema" verrà corretto nei prossimi capitoli (sempre se me ne ricordo XD

Curiosità:
Se non erro, "Kai" è un nome proprio (?) hawaiiano che significa "oceano"; mi piace anche per quello :lol:
 
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4 replies since 24/8/2009, 15:25   104 views
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