Koi's Place

IT, Stephen King

« Older   Newer »
  Share  
Hykarus
view post Posted on 10/3/2009, 18:44




Dal Re del Terrore (che nomi di cacca che affibbiano alla gente...) il capolavoro della letteratura horror. O così almeno dicono :D

Eleggere un libro il migliore del mondo è un po' come eleggere la domma più bella del mondo. Certo, la bellezza in quanto tale, se non esiste, almeno tenta di farlo, ma di sicuro se fai vedere una delle nostre super-bellissime ad un abitante delle tante tribù della foresta amazzonica, probabilmente la scambia per un insieme di costarelle poco cotte che si muovono da sole... Dicevamo. Eleggere il miglior libro, non dico del mondo, non dico di tutti i tempi, non dico di un genere, ma anche solo di un autore, è praticamente impossibile (se esistesse il De Gustibus la vita sarebbe indubbiamente più semplice, anche se certamente più insipida)... Oggi mi perdo un po' troppo... Insomma, quel che è indubbio in tutta questa storia è che IT è un capolavoro, un gran libro, per contenuti e per mole.

La maestria di Stephen King nell'esaminare l'animo umano e la mente dei ragazzi, di individuarne la varie sfaccettature e scovarne le paure nascoste, raggiunge livelli inimmaginabili in quello che è il racconto, orrorifico, dell'amicizia tra sette ragazzi poco più che quattordicenni e che si perderanno nelle loro vite per poi ritrovarsi già adulti, richiamati ad affrontare la stessa oscurità che non li faceva dormire di notte quando la somma dei loro anni non era abbastanza da coprire l'intera vita di un uomo.

Alla fine del libro, vi sarete affezionati tanto alla banda dei perdenti (Bill Denbrough, Ben Hanscom, Beverly Marsh, Richie Tozier, Eddie Kaspbrak, Stan Uris e Mike Hanlon) da considerarli come amici in carne ed ossa (fino a che non capirete che la vostra sanità mentale sta vacillando e allora smetterete di considerarli tali... Ma non sempre succede...).

Ma soprattutto, odierete con tutti voi stessi i pagliacci con i palloncini in mano...


image



Edited by Hykarus - 28/3/2009, 21:26
 
Top
Sephiroth5150
view post Posted on 21/3/2009, 00:28




NOOOOOOOOOOOOO

non posso più pensare a IT nello stesso modo dopo questo.....NON LEGGETE SE NON AVETE GIA LETTO IL LIBRO

SPOILER (click to view)
E' FEMMINAAAAAAAAAA
NOOOOOOOOOOOOOOO
E' FEMMINA ED E' IN CINTA!!!!!!!!!!


non lo sopporto, ..... ho dovuto smettere d leggere e prendermi 10 minuti di pausa dopo quello
 
Top
Hykarus
view post Posted on 21/3/2009, 01:29




QUOTE (Sephiroth5150 @ 21/3/2009, 00:28)
NOOOOOOOOOOOOO

non posso più pensare a IT nello stesso modo dopo questo.....NON LEGGETE SE NON AVETE GIA LETTO IL LIBRO

SPOILER (click to view)
E' FEMMINAAAAAAAAAA
NOOOOOOOOOOOOOOO
E' FEMMINA ED E' IN CINTA!!!!!!!!!!


non lo sopporto, ..... ho dovuto smettere d leggere e prendermi 10 minuti di pausa dopo quello

hahahahah :woot: :woot: :woot:

Bellissimo!!!

SPOILER (click to view)
Non mi ricordavo il particolare dell'incinta :D

Quindi hai passato il punto del gang bang, supendo anche quello. Secondo me King lo ha reso magnificamente, crudo e sensibile allo stesso tempo. Non so come possa averlo fatto , ma è così :D

 
Top
Hykarus
view post Posted on 28/3/2009, 21:29




CITAZIONE
[...] quel misero gruppuscolo di nati perdenti con il loro piccolo club segreto in quella località nota come i Barrens, i "brulli", buffo nome per una zona così lussureggiante di vegetazione. A credersi esploratori nella giungla, o genieri della Marina americana a disboscare un atollo nel Pacifico per una pista d'atterraggio tenendo testa ai giapponesi; a immaginarsi costruttori di una diga, cowboy, astronauti in un mondo di giungla; a inventarsi di tutto e tutto si poteva inventare, ma sempre senza dimenticarsi di quello che stavano facendo veramente: si nascondevano dai ragazzi più grandi, si nascondevano a Henry Bowers e Victor Criss e Belch Huggins e tutti gli altri. Che branco di miserevoli erano stati: Stan Uris con quel nasone da ebreo; Bill Denbrough che a parte "Hi-yo, ragazzi" non sapeva dire niente senza balbettare così spaventosamente da farti torcere le budella; Beverly Marsh con i suoi lividi e le sigarette nascoste nella manica arrotolata della camicetta; Ben Hanscom, così grosso da sembrare una versione umana di Moby Dick; e Richie Tozier, con quei fondi di bottiglia che aveva per occhiali e i suoi voti da primo della classe e la sua lingua saggia e quella faccia che sembrava supplicare di essere squinternata e ricomposta in forme nuove ed eccitanti. C'era una parola per definirli? Oh sì. C'è sempre una parola. Nel loro caso era impiastri.

 
Top
3 replies since 10/3/2009, 18:44   80 views
  Share