Mente collettiva, date il via alla vostra fantasia

Lo scopo di questa discussione (oltre a quello di far arrivare il contatore dei propri messggi, "verso l'infinito ed oltre", cit.) è quello di scrivere una o più storie.
Ovviamente la sensatezza non sarà di casa XD

Naturalmente ci sarà la libertà di comporre una frase anche con significati sensati.


Iniziamo con:

La finestra, mentre guardava il gatto di casa cha badava alle faccende domestiche, se ne stava tranquilla a sorseggiare il the al limone e rospo del guatemala

il rospo non era molto contento della situazione, ma pensava che in fondo c'era di peggio nella vita. Tipo le acciughe che venivano incessantemente e famelicamente osservate dal gatto che puliva casa

ma appena arrivò il cane, che tornava da lavoro or ora, il gatto smise di lavorare ed andò al bar a prendere il caffè, che intanto stava scappando verso l'equatore

correre dietro il bar non era proprio quel che desiderava, dopo aver pulito la casa, ma un cocktail di teste di pesce era la cosa che più voleva in quel momento

ma la cosa peggiore successe quando il gatto arrivò proprio davanti al suo locale preferito: era chiuso

"ma porc..." fu l'unico commento del gatto, che poi si sedette sugli scalini e si tolse gli stivali. L'orco, passando di lì li vide e, scambiandoli per i suoi, li rubò, inseguito dal gatto senza gli stivali

una volta che l'orco senza nome, ma di cognome Gino, la telecamera iniziò a seguire lui al posto del gatto

quest'ultimo allora si infuriò, essendo stato privato degli stivali e delle fan

ma soprattutto di essere stato privato della dizione e iniziò a parlare a vanvera e a spostarsi senza verbi di moto

ma l'orco odiava gli avverbi di moto, poichè avendo poco equilibrio preferiva usarli in macchina, pensando nel frattempo:

-Quattro ruote sono meglio di due...-

- e sei sono meglio di quattro... -

disse, sfrecciando nella sua macchina da formula uno degli anni '80

Tuttavia non si era reso conto che proprio dietro l'angolo si era appostato un polizziotto in giacca e pelliccia di bruco.
una volta che il polizziotto fu abbastanza vicino, sollevò l'orco col suo raggio traente regalatogli dagli scienziati dell'area 42,
quella in fondo alla strada mentre si va verso la stella con un non dove ma vicino a quell'altro.
Dopo averlo fermato iniziò con le domande: come mai stava correndo e perchè, stava guidando con degli stivali sulle mani

l'orco, non avendo ancora recuperato la dizione, si mise in cerca del dizionario, ma gli riusci di trovare solo un vocabolario tascabile. Provò a stordire il poliziotto con quello, ma ottenne solo di spaginare il dizionario e di far incavolare il poliziotto.

Dal canto suo, il poliziotto trasse una conclusione col suo raggio traente e decise si imprigionare l'orco insieme agli alieni surgelati nell'area 42

Poichè l'orco era ormai fuori dai limiti del racconto, la telecamera s'incammino nella strada che conduceva
al luogo di sofferenza e tortura: il festival di San Remo...

Escluso perfino dai gironi dell'inferno, perchè troppo crudele, il festival era una di quelle cose di cui ti piace sentir parlare in terza persona. E basta. Vagando per la platea sempre gremita di pubblico pagante e di cantanti allo sbaraglio che stonavano i toni e steccavano le tecche, ma sopprattutto spalmavano i palmi alle papere