| Aflatossina: Un piccolo sacchetto di juta, trattato con liquidi speciali al fine di renderlo impermeabile, contenente circa trenta grammi di una polvere biancastra: un concentrato di aflatossine. Le aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine appartenenti alla classe degli Ascomiceti oppure da alcune muffe. Le aflatossine sono altamente tossiche e sono ritenute essere tra le sostanze più cancerogene in esistenza, essendo in grado di provocare pressocché istantaneamente la Sindrome di Reye, che si manifesta con nausea, vomito incontrollabile e nei casi di assunzione massiccia disorientamento, confusione e perdita della memoria.
Amianto: Un piccolo sacchetto di juta, trattato con liquidi speciali al fine di renderlo impermeabile, contenente circa trenta grammi di una polvere grigiastra: amianto. Questo è un insieme di minerali del gruppo dei silicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Essendo altamente cancerogeno, se inalato in quantità minime provoca disturbi respiratori anche particolarmente gravi, tra cui la sindrome da soffocamento. Somministrato in dosi massicce, può causare patologie tumorali e sindrome paraneoplastiche in abbondanza, a lunghissimo termine.
Apitossina: Un piccolo sacchetto di juta, trattato con liquidi speciali al fine di renderlo impermeabile, contenente circa trenta grammi di una polvere arancione: apitossina essiccata. L'apitossina, o veleno d'ape, è un liquido di sapore prima dolciastro e poi amaro, limpido e incolore, solubile in acqua ma non in alcol. La porzione attiva del veleno è costituita da una complessa miscela di proteine che provoca un'infiammazione locale ed agisce come anticoagulante. In altre parole, apposto sulle ferite, impedisce la cicatrizzazione ed anzi aumenta notevolmente la perdita di sangue.
Atropina: Un piccolo sacchetto di juta, trattato con liquidi speciali al fine di renderlo impermeabile, contenente circa trenta grammi di una polvere giallastra: concentrato di atropina. L'atropina è un tropan-alcaloide di diverse piante della famiglia delle Solanacea. Una volta somministrata (ingurgitata o inalata) in quantità lievi provoca effetti quali: spasmi muscolari, paralisi dell'accomodazione visiva (difficoltà nel mettere a fuoco) e tachicardia. In compenso, riesce a sopprimere pressocché istantaneamente nausea e vomito. La somministrazione in dosi elevate e/o continuative può portare alla morte per paralisi del sistema nervoso centrale.
Fosforo: Un piccolo sacchetto di juta, trattato con liquidi speciali al fine di renderlo impermeabile, contenente circa trenta grammi di una polvere argentata -conservata sotto vuoto: fosforo. Il fosforo si presenta come un solido ceroso bianco dal caratteristico sgradevole odore agliaceo; quando è molto puro è trasparente. È insolubile in acqua e solubile nei solventi organici. Al contatto con l'aria brucia spontaneamente, se poggiato sulle carni, queste bruceranno fino a che il fosforo non verrà rimosso o si sarà esaurito.
Saccoccia da Viaggio: Sacca in cuoio appesa a tracolla. In esse tiene molti suoi averi quali una pipa, un sacchetto di tabacco, un pennino con dell'inchiostro e dei fogli raccolti a mò di diario -che poi altro non sono che un raffinatissimo elenco delle vittime. Nella saccoccia sono inoltre riposti tutti i sacchetti di juta contenenti le sue preziose polveri.
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